Se tradurre libri diventa condanna alla precarietà

Il caso. «Strade», sindacato traduttori editoriali chiede un sostegno alle istituzioni

di Samanta K. Milton Knowles

LA LETTERATURA in traduzione è una finestra sul mondo, il cui vetro per metà riflette noi stessi e per metà ci mostra gli altri, sovrapponendo le immagini per farci capire che in fondo non c’è poi molta differenza tra gli esseri umani. I libri per l’infanzia, lungi dal plasmare identità, sono invece fondamentali perché chi abita il mondo di domani venga incoraggiato al pensiero libero. Senza la traduzione, la sfida più grande di questo nuovo millennio – abbattere i muri ideologici per riuscire a convivere senza distruggere il pianeta – sarebbe pressoché insormontabile.

L’intero articolo, apparso sul Manifesto del 07/12/2019, lo trovate qui