In questa pagina riunisco le proposte di traduzione che ho disponibili al momento.

Sono libri in cui credo molto ma che ancora non hanno trovato una casa editrice italiana.

Per ciascuno indico se è disponibile solo la scheda di lettura oppure anche un sample di traduzione in italiano. Per richiedere il materiale, mandatemi un’email!

Immagine in evidenza © Sofia Falkenhem

“La conferenza” di Mats Strandberg

Uno dei migliori libri horror che io abbia mai letto. Mats Strandberg riesce a tenere il lettore incollato al romanzo dalla prima all’ultima pagina dosando con maestria rappresentazione dei personaggi, terrore, ansia e un pizzico di investigazione. Il maggior punto di forza, oltre alla costruzione stessa dell’impianto narrativo, è infatti il dosaggio studiatissimo delle scene più violente, intervallate da parti in cui ci si affeziona profondamente ai personaggi solo per vederseli brutalmente strappare dalle pagine uno dopo l’altro. Gli omicidi sono descritti con la dovizia di dettagli necessaria a capirne l’efferata violenza e a provocare un vago senso di nausea costante, ma senza scadere mai nel trash o nello splatter fine a sé stesso. Di parole sprecate in questo libro, infatti, non ce ne sono. Neanche una. La caratterizzazione dei personaggi è ottima, non ci sono elementi sovrannaturali e il patto di veridicità stretto con il lettore non viene mai infranto. La capacità narrativa di Strandberg – già affermatosi con la trilogia di Engelsfors e il romanza horror “La casa” e confermatosi con le ultime uscite per bambini e ragazzi “Mostri nella notte” e “La fine” – è superlativa.

Disponibile: Scheda di lettura e sample di traduzione. Scrivimi!

“Questo giorno, una vita” di Jens Andersen

Jens Andersen è riuscito brillantemente nella magistrale impresa di raccontare con rigore e passione la vita della persona dietro la scrittrice Astrid Lindgren. La sua non è certo la prima biografia scritta sulla madre di Pippi Calzelunghe, ma di sicuro è la più completa, quella che tiene conto anche dei periodi su cui Astrid stessa aveva taciuto per molti anni. Jens Andersen, rinomato biografista danese – autore, tra le altre, della biografia di Hans Christian Andersen – ha scelto di non soffermarsi troppo sull’infanzia della scrittrice, per concentrarci sulla donna adulta. Linguaggio chiarissimo e fluido, a tratti pare di leggere un romanzo, più che una biografia. Corredato di molte fotografie originali e alcune immagini tratte dai libri. Un libro indispensabile per comprendere Astrid Lindgren in tutte le sue sfumature.

Disponibile: Scheda di lettura e sample di traduzione. Scrivimi!

“La pescatrice di perle” di Karin Erlandsson

Un delicatissimo fantasy per ragazzi dai dieci anni in su (ma adatto a qualsiasi età) ambientato in un mondo fantastico estremamente ben congegnato. Primo volume di una tetralogia, pensata come tale fin dall’inizio, che affronta con molta naturalezza temi come l’amicizia, la solitudine, la diversità, il desiderio.

Disponibile: Scheda di lettura e sample di traduzione. Scrivimi!

“La terribile storia di Piccola” di Lena Ollmark e Per Gustavsson

Con linguaggio semplice ed efficace, affiancato da illustrazioni cupe al punto giusto, Lena Ollmark e Per Gustavsson raccontano una storia di paura con tutti i crismi. La suspense è mantenuta alta dal continuo evolversi della vicenda, che raggiunge l’apice del brivido nel momento dell’incontro effettivo con i fantasmi. La figura dei fantasmi viene poi notevolmente ridimensionata, restituendo a questi personaggi la loro umanità perduta. Questo però non toglie che rimangano comunque spaventosi, come si evince dalla fine. Un romanzo che, malgrado la giovane età del pubblico a cui si rivolge, non si tira indietro di fronte a nessuno degli elementi chiave di una buona storia di paura, nel profondo rispetto della capacità dei bambini di gestire racconti anche spaventosi: ci sono lamenti disumani, sangue, arti mozzati, veleno e molto altro. Ciò nonostante, non scade mai nello splatter e non diventa mai banale, mantenendo sempre alto l’interesse del lettore. Nominato all’Augustpriset (uno dei più importanti premi letterari svedesi) del 2017, ritengo sia davvero un ottimo romanzo, che affronta in maniera innovativa il tema del bullismo.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“Le ombre” di Maija e Anssi Hurme

L’assenza di un genitore prende molte forme. Qui non si sa dove sia la mamma del/la piccolo/a protagonista (il racconto è in prima persona, e non c’è nulla che sveli il genere del/la bambino/a), ma in fondo in fondo non è poi così importante. Non c’è più e tanto basta per riempire di ombre le giornate. Non è facile per il/la piccolo/a e per il suo papà mandarle via, ma giocando insieme si può, almeno per un po’. Linguaggio semplice e grandi contenuti, contornati da immagini molto suggestive dai toni pastello scuro. Un albo magico che parla di assenza, di ritrovare gli affetti e le piccole felicità, proprio nel momento più difficile. E di amore tra padre e figlio/a, nonostante tutto. I toni, la profondità e il tratto delle illustrazioni parlano all’anima.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“Persa” di Elin Sandström

Un libro illustrato (un albo illustrato di formato ridotto, con più testo e più pagine) un po’ “da brividi”. Il mistero avvolge la storia e le pagine magnificamente dipinte sono disseminate di teschi nascosti. Si parla di paura, di memoria, di fantasmi.

Un libro avvincente, che tiene incollati dalla prima all’ultima pagina, inquietante al punto giusto, con un colpo di scena notevole. La storia è dolcissima, magica, e le illustrazioni sono vere e proprie opere d’arte. Elin “Eplet” Sandström è un’illustratrice molto rinomata in Svezia, ma questo è il primo libro “tutto suo”. Perfetto da leggere in compagnia dei genitori nelle buie notti invernali…

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“Lo scheletro” di Malin Klingenberg e Maria Sann

Un albo illustrato davvero divertente e arguto sulle paure dei più piccoli e su com’è fatto il corpo umano. Un’esperienza di vita quotidiana che viene elaborata dal piccolo protagonista alla maniera dei bambini: giocando e facendo domande. Un piccolo sguardo sul funzionamento del nostro corpo e su cosa può succedergli. Il linguaggio è perfetto per l’età, senza eccessive leziosità e fronzoli, molto chiaro, limpido e verosimile. Le illustrazioni di Maria Sann corredano magistralmente il testo, con piccoli dettagli veramente azzeccati (stupendi i risguardi che all’inizio mostrano le persone e alla fine i loro scheletri). Una chicca.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“I fiori della peste” di Mats Strandberg

Romanzo gotico/misterioso per adolescenti e preadolescenti ambientato all’inizio del Settecento quando in Svezia imperversa la peste. Un romanzo di una delicatezza e allo stesso tempo di un’intensità incredibili. La presenza della religione rigida, dura e intransigente del Settecento catapulta il lettore in un’altra dimensione. E nonostante la lontananza temporale (e per i ragazzini italiani anche spaziale), c’è un’incredibile vicinanza con la protagonista e con i suoi drammi e pensieri. Il castello nobiliare in rovina e la zia cattiva danno un tocco fiabesco, bilanciato dalla caratterizzazione psicologica di Magdalena e dai molteplici strati di lettura della storia. I segreti che si affastellano, contagiando gli animi più della peste, fanno provare una sottile inquietudine dall’inizio alla fine. I personaggi sono ben delineati, soprattutto la protagonista. È un libro magico, duro, vero, profondo, poetico, ma senza risultare astratto. Realismo magico a regola d’arte. Lo stile dell’autore è davvero meraviglioso e personalmente trovo che le (poche) illustrazioni di Elin “Eplet” Sandström siano perfette: cupe al punto giusto, riflettono esattamente l’atmosfera del romanzo.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“La (m)ornitologa” di Johanna Thydell

Credo veramente sia un romanzo che dà voce a molte situazioni familiari che rimangono irrisolte per anni, se non per sempre. Durante tutto il libro (che ho apprezzato molto dall’inizio alla fine) ho dato per scontato che alla fine ci fosse un ricongiungimento in lacrime con la madre oppure un litigio che ponesse fine definitivamente al rapporto, invece no, nulla di tutto questo. La madre spiega i motivi che l’hanno spinta ad abbandonare la famiglia, questo sì, ma ciò non risolve un bel niente. Porta però la figlia a un’enorme crescita personale, con accrescimento della consapevolezza di chi è. Non è un romanzo con grossi colpi di scena, né grandi tragedie: piccole tragedie quotidiane, obiettivi personali raggiungibili con enorme fatica, e infine apprezzamento per ciò che si ha al posto del desiderio per ciò che manca.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!

“Mi manchi, mi manchi!” di Peter Pohl e Kinna Gieth


Un intenso e coinvolgente romanzo che descrive dall’interno il dolore per la perdita di un familiare così intimo come una sorella gemella. Il libro è basato sulla storia vera della co-autrice Kinna Gieth, che ha perso la sorella tredicenne in un incidente stradale. La forza narrante di Peter Pohl rende pienamente giustizia all’argomento trattato, rendendolo né banale né melenso, ma pieno e vivido. Uno spaccato sulla sofferenza di un’adolescente che diventa adulta anzitempo e a cui il dolore dona una profondità particolare. Un libro che inoltre fa riflettere sulla fragilità della vita umana e sul valore delle persone che abbiamo accanto, oltre che sulla pericolosità di alcune strade e sulla guida incosciente di alcuni automobilisti. Il romanzo, insignito dell’Augustpriset 1992 e del Deutscher Jugendliteraturpreis 1995, merita sicuramente di comparire sugli scaffali delle librerie italiane e nei cuori dei nostri giovani lettori.

Disponibile: Scheda di lettura. Scrivimi!