Traduttrice editoriale SV>IT, DA>IT specializzata in letteratura infantile, young adult e fumetti

Mese: Maggio 2023

Presentando Katitzi

Presentazione di Katitzi di Katarina Taikon nell’ambito di “Libri infiniti” di Fondazione Aida.

Tornata da due giorni di incontri con i ragazzi della primaria su Katitzi di Katarina Taikon nell’ambito della rassegna “Libri infiniti”, mi ritrovo a ripensare con emozione alle loro domande e alle loro reazioni. Ma partiamo dal principio.

Katarina Taikon (1932-1995), scrittrice e attivista politica svedese, di madre svedese e padre rom, dedicò tutta la sua vita adulta a lottare per i diritti dei rom e delle minoranze etniche e linguistiche, alla stregua di una Martin Luther King svedese. Nel 1963 Katarina pubblicò il suo primo libro e nel 1969 pubblicò il primo libro di Katitzi. Katarina Taikon continuò la sua vita da attivista politica e scrisse altri 12 libri su Katitzi, fino a che, nel 1982, andò in coma in seguito a un infarto e ci rimase fino alla morte, nel 1995.

Katitzi, autobiografia romanzata dell’autrice, parla di una bambina svedese di origine rom. Il libro si apre con la piccola Katitzi, di sette anni, in un istituto. La vita nell’istituto ha i suoi lati positivi e negativi: c’è da mangiare, si gioca, ci sono gli amici Gullan e Pelle, c’è la gentile signorina Kvist, ma ci sono anche le prese in giro da parte di altre bambine e la severa signorina Larsson. Un giorno, però, il papà della bambina si presenta per riportarla a casa. La piccola si nasconde e non si fa trovare, ma poi la signorina Kvist la convince ad andare con il padre. Al campo tutti i membri della famiglia danno una mano: c’è da andare a prendere l’acqua e la legna e quando il luna park è aperto ognuno ha il suo ruolo. Filo conduttore della vita itinerante dei rom sono i continui spostamenti, non proprio volontari: spesso la famiglia viene mandata via dal luogo in cui si è accampata per i più disparati motivi. In quegli anni i rom non vengono visti di buon occhio in Svezia: le persone, non conoscendone la cultura, ne hanno paura. Seguiamo così, tramite gli occhi e le emozioni di Katitzi, le partenze notturne, i rapidi e repentini montaggi e smontaggi delle tende del campo, i lunghi e ripetuti viaggi alla ricerca di un nuovo posto dove stare. Con le sue domande Katitzi ci porta a scoprire le mille sfaccettature della cultura nomade. Un libro importante, soprattutto in questo momento storico, ma anche un libro che parla ai bambini con semplicità e schiettezza. Di questo ho avuto riscontro diretto durante i miei incontri con i ragazzi, che hanno partecipato molto attivamente con domande argute e curiosità legittime, oltre a riflessioni per niente scontate.

Per chi volesse saperne di più, consiglio senz’altro la lettura di Katitzi di Katarina Taikon, trad. Laura Cangemi e Samanta K. Milton Knowles, Iperborea, 2018. Il libro è stato insignito del premio Orbil 2019 di Alir, l’Associazione delle Librerie Indipendenti per Ragazzi e del premio Scelte di classe 2019. Successivamente sono stati pubblicati altri due volumi della serie: Katitzi e il piccolo Swing e Katitzi nella buca dei serpenti, trad. Samanta K. Milton Knowles, Iperborea.

Inoltre mi sento di consigliare di leggere La bambina selvaggia di Rumer Godden, trad. Marta Barone, Bompiani, 2017 (letteratura per ragazzi) e I rom d’Europa di Leonardo Piasere, Laterza, 2009 (saggistica divulgativa).

Per Katarina Taikon, invece, consiglio la visione di uno dei cortometraggi in cui ha recitato, “Uppbrott” (Partenza improvvisa), del 1948, interamente in romanés.

E ovviamente “Taikon”, il film a lei dedicato…

Buona lettura e buona visione!

L’articolo sulla pagina Facebook di Fondazione Aida lo trovate qui

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Di Katitzi ho anche parlato nell’ambito del Festival delle Letterature Migranti a Palermo nell’ottobre 2022.

Ho incontrato in tutto 10 classi di scuola primaria (4 quinte e 6 terze) in due scuole diverse, facendo 5 presentazioni di Katitzi. Una presentazione ormai abbastanza rodata e molto interattiva che mescola il libro (romanzo autobiografico) con la vita dell’autrice. I ragazzi sono stati fantastici: hanno mostrato grande interesse e fatto milioni di domande. Gli incontri erano organizzati dal festival in collaborazione con la libreria per bambini e ragazzi Dudi di Palermo e Iperborea.

La presentazione a scuola – © Maria Romana Tetamo

Di pomeriggio al Cre.zi plus, invece, abbiamo fatto un meraviglioso, intensissimo incontro su Katitzi con Alli Traina e un pubblico stupendo fatto di ragazzə del Centro TAU e del Laboratorio Zen Insieme. Da un’ora prevista sono diventate quasi due, né io né loro volevamo più smettere…

Con Alli Traina e le ragazze e i ragazzi del Centro Tau e del Laboratorio Zen Insieme al Cre.zi plus

Tanto amore non può morire

Tanto amore non può morire di Moni Nilsson, Uovonero, 2023, ISBN 9791280104298.

Con grande intuizione psicologica, calore e umorismo, Moni Nilsson ritrae la cosa più difficile: perdere prematuramente la mamma quando si è ancora bambini.
Un libro che dà conforto, un libro sulla vita, sull’amicizia e su quell’amore che non può morire mai.

Lea ha dieci anni quando scopre che sua madre sta per morire. E viene a saperlo nel peggiore dei modi: a scuola, nell’intervallo, dalla sua migliore amica Noa che l’ha vista in TV al Galà del Cancro.

Da quel momento tutto cambia per sempre: la rabbia e il dolore travolgono la sua esistenza e la portano a credere che, finché odierà Noa, sua madre non morirà.Non importa se dovrà rinunciare a un’amica inseparabile, agli allenamenti di calcio e alla scuola: è disposta a tutto pur di bloccare il tempo.

Ma la vita non si ferma: scorre in avanti come un fiume silenzioso e invisibile che avvolge la famiglia di Lea e tutte le persone che le gravitano intorno. Ci sono giorni buoni e giorni in cui il sole si nasconde dietro alle nuvole, ci sono sprazzi di normalità e paure segrete, ci sono battaglie di gavettoni e il desiderio di partire in direzione delle stelle…
E c’è, nel fondo, una certezza che non abbandonerà mai Lea: tanto amore non può morire.

Età di lettura: dai 10 anni

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Di Moni Nilsson ho tradotto anche La gita di classe per QuDu Libri.

Carla Ghisalberti scrive di Tanto amore non può morire su Lettura Candita (Fuori dal guscio):

“Questo romanzo di Moni Nilsson, tradotto con grande sensibilità da Samanta K. Milton Knowles, per i tipi di Uovonero, è a suo modo un romanzo esemplare nel saper trattare con delicatezza un tema tanto drammatico e spesso stigmatizzato nella letteratura per ragazzi.

Per il tema trattato, alcuni adulti esprimeranno perplessità, nonostante la letteratura per ragazzi sia costellata di orfani e di lutti, basti pensare ai bellissimi libri di Ulf Stark. Curiosamente, il lettore e la lettrice adulti oscillano fra richiedere improbabili libri ‘consolatori’, che li aiutino ad affrontare il tema del lutto con i bambini, al rifiuto totale di sfiorare l’argomento.

Ecco, questo secondo me, è un libro necessario proprio per rompere luoghi comuni e presunti tabù, anche se, probabilmente, non è un libro per tutti. Lo consiglio caldamente a ragazze e ragazzi a partire dagli undici anni.”

Per leggere la recensione intera clicca qui

Sergio Rotino scrive di Tanto amore non può morire su Satisfiction:

“Scritto in prima persona, Tanto amore non può morire può essere definito come una educazione al sentimento della perdita, che costeggia una famosa poesia di Elizabeth Bishop. Centrato però per un pubblico che non può ancora percepire l’inevitabile finitezza delle cose. Appare inoltre come una cronaca ben calibrata, in presa diretta, dell’altalena emozionale che chiunque può provare in situazioni del genere.

La Nilsson, dalla sua, riesce inoltre a offrire personaggi che sanno di autentico, grazie al nitore dei dialoghi e a una sobrietà del racconto, due costanti che non vengono mai meno nello scorrere delle pagine. Nemmeno nei momenti in cui sarebbe più facile cadere nella retorica dei sentimenti, lasciando briglie sciolte alle soluzioni narrative più facili e retrive.”

Per leggere la recensione intera clicca qui

Illustrazione di Joanna Hellgren tratta dall’edizione originale del libro

La famiglia Sgraffignoni. La maledizione della gatta egizia

La famiglia Sgraffignoni. La maledizione della gatta egizia di Anders Sparring e Per Gustavsson, Sinnos, 2023, ISBN 9788876095474.

Come ben sappiamo, a differenza degli altri componenti della sua famiglia, Fausto Sgraffignoni è onesto, sincero, buono. Ma quando la statuetta di una misteriosa gatta egizia si rompe, tutto cambia!
Nel cercare di rimettere a posto le cose, Fausto e Ale scoprono la storia del bisnonno Freg e della gatta Bastet…

Quinta puntata dell’imperdibile serie svedese (già tradotta in 11 lingue) de La famiglia Sgraffignoni!

Età di lettura: dai 7 anni

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Non perderti gli altri libri dedicati alla famiglia Sgraffignoni: Il furto di compleannoIl diamante d’oroIl fiuto di sbirro, Il segreto di Paul Iziotto e La dama con il boa di struzzo.

I fratelli Sgraffignoni e la loro cugina italiana alla libreria Centostorie di Roma, dicembre 2022