Traduttrice editoriale SV>IT, DA>IT specializzata in letteratura infantile, young adult e fumetti

Mese: Novembre 2020

“Storia della nostra scomparsa” di Jing-Jing Lee

“A volte ci succede di aspettare qualcosa senza neanche accorgercene, sedendo alla finestra un anno dopo l’altro, come cercando il postino all’orizzonte, in vista di una lettera importante. Lo capiamo solo aprendogli la porta, quando ci guarda dritto in viso. C’è il desiderio che qualcosa accada e c’è l’attesa colma di speranza. Come nel nome di Wàng Dì 望弟, ‘che dà il benvenuto a un fratello’. L’attesa per qualcuno che ancora non c’è. Che potrebbe anche non venire mai, ma che tutti aspettano con ansia.”

“Storia della nostra scomparsa” di Jing-Jing Lee, edito in Italia da Fazi Editore nella traduzione di Stefano Tummolini, racconta una pagina nera della storia del Novecento, un dramma dentro il grande dramma, quello delle 慰安妇 (wèi’ānfù), donne di conforto che “servivano” i soldati giapponesi durante la Grande Guerra. In questo caso si parla dell’isola di Singapore, occupata dall’esercito nipponico, ma le stesse violenze sono state perpetrate ai danni di donne di molti altri paesi del Sud-Est asiatico.

La storia di Wang Di durante i primi anni Quaranta, il suo rapimento da parte dell’esercito giapponese, la reclusione nella casa di conforto durata due anni, la fine della guerra, si interseca con quella di Wang Di anziana, che non ha mai rivelato a nessuno il suo enorme, mastodontico segreto. La terza voce è quella di Kevin, giovane ragazzo di origini cinesi nella Singapore odierna, la cui nonna ha anche lei celato un gigantesco segreto per tutta la vita…

La crudezza delle parti di Wang Di giovane è dunque intervallata dalla semplicità, seppure intrisa di rammarico, delle parti contemporanee. Tuttavia, a mio avviso, più che dare un attimo di respiro dalle atrocità, queste parti moderne ci lasciano col fiato sospeso, appesi a un filo, con l’ansia di ritrovare la giovanissima Wang Di (che aveva solo diciassette anni quando fu rapita dai soldati) e di capire quale sarà la sua sorte.

Un libro forte, un pugno nello stomaco, una lettura imprescindibile. E, proprio nella citazione in apertura, mi ritrovo. Ritrovo la me stessa di oggi, in balia di questa situazione più grande di noi, in attesa di non si sa neanche cosa. Di tornare alla vita com’era prima non ho mica tanta voglia… Quindi sono in attesa di un grande cambiamento.

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“Midnight Sun” di Stephenie Meyer

Finalmente – ma solo perché non sono solita portarmi dietro un libro per molto tempo, visto che sono una lettrice iperveloce – ho finito “Midnight sun” di Stephenie Meyer, quinto libro della saga di Twilight. Come ormai sapranno anche i muri, in questo libro l’autrice racconta il primo capitolo della saga dal punto di vista del vampiro Edward. Le opinioni che ho letto sono contrastanti, e voglio dire la mia, da amante delle tecniche narrative.

Io l’ho letto in lingua originale, ma in italiano lo trovate con lo stesso titolo, edito da Fazi Editore nella traduzione di Donatella Rizzati, Michele Zurlo, Valentina Niccoli e Alessandro Ciappa.

Credo che Stephenie Meyer sia riuscita appieno nel suo intento, con “Midnight sun”. Nessuno ci aveva promesso che entrare nella mente di Edward sarebbe stato piacevole o sempre divertente. Molti hanno accusato la scrittrice americana di aver tirato il tutto troppo per le lunghe, ma io sono dell’avviso che lo abbia fatto di proposito. Il tempo, per i vampiri, non scorre alla stessa velocità di quello degli umani. Dunque, anche il tempo narrativo che segue i pensieri di Edward è dilatato. Il bel vampiro ha 24 ore al giorno per pensare e, visto che il suo cervello gira enormemente più veloce di un cervello umano, durante un avvenimento riesce (volente o nolente) a fare tanti, tantissimi ragionamenti. Per questo il tempo narrativo del libro rallenta o accelera a seconda di quali emozioni prova il protagonista. L’inizio – l’incontro con Bella e il sentirne l’odore per la prima volta – è infatti travolgente, mentre la parte centrale – in cui Edward cerca di trattenersi, senza riuscirci, e rimugina sulla possibilità di una relazione con quell’essere umano – è tediosamente lenta e arzigogolata. Proprio come lo è per lui. La fine, invece, in cui Edward si lascia trasportare dal compito di proteggere Bella, è nuovamente agile, rapida e scattante.

La spiegazione per i lunghi tempi morti (ahahah!) pieni di elucubrazioni la dà lo stesso Edward, più o meno a metà libro: “Non fu la prima volta in vita mia in cui desiderai che il mio cervello potesse rallentare un minimo il passo. Poterlo costringere a lavorare alla velocità degli umani, anche solo per un giorno, per un’ora, così da non avere il tempo di ossessionarmi più e più volte per i medesimi problemi privi di soluzione.”

Insomma, trovo “Midnight sun” un progetto letterario ben congegnato e perfettamente riuscito. Non ha mai preteso, Stephenie Meyer, di scrivere alta letteratura, ma su di me ha un effetto impagabile: è un balsamo lenitivo per il cervello, soprattutto nei momenti di forte carico intellettuale dovuto al lavoro. In giornate in cui non riuscirei a incamerare neanche una briciola di conoscenze in più, leggere i suoi libri mi aiuta a defaticare le sinapsi e a dormire serenamente, oppure a fare pause riposanti. Questo per me non ha prezzo.

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Anselmo Roveda parla della mia intervista su Pippi curata da Eva Valvo e apparsa sulla rivista Andersen n. 377

  • Le parole di Pippi di Eva Valvo 
    Per i 75 anni di Pippi Calzelunghe esce per Salani una nuova edizione. Incontro con Samanta K. Milton Knowles, autrice della revisione di traduzione

Trovate tutti gli estremi della rivista Andersen qui

Le parole di Anselmo Roveda su Rete Tre, rete radiofonica d’intrattenimento della RSI, le trovate qui, circa dal minuto 02:45 al minuto 07:30.

La rosa più rossa si schiude

La rosa più rossa si schiude di Liv Strömquist, Fandango Libri, 2020, ISBN 9788860446916.

Come mai Leonardo DiCaprio ha avuto relazioni con fantastiche modelle senza mai innamorarsi di nessuna di loro?

Questo punto di partenza conduce la graffiante autrice e fumettista Liv Strömquist alla seguente ipotesi: innamorarsi è sempre più raro.

Siamo un po’ tutti, in fondo, dei Leonardo DiCaprio. Perché?

Liv Strömquist ci illustra con l’immagine e con la parola, e con sagace ironia, le principali teorie avanzate dai numerosi psicologi, sociologi e filosofi che hanno riflettuto sul tema: colpa del nostro estremo narcisismo; delle nostre infinite scelte razionali; del nostro distacco emotivo (ormai non più soltanto maschile) che porta al nostro bisogno imprescindibile di autonomia, al voler a ogni costo sfuggire dalla sofferenza delle relazioni amorose.

Per illustrare queste teorie che conducono tutte, secondo lei, al disfacimento o addirittura all’estinzione dell’amore, Liv Strömquist mette in scena in una brillante e colorata rappresentazione teatrale una folla di personaggi d’ogni tempo, da Socrate a Samantha di Sex and the City, dal Piccolo Principe a Beyoncé, da Teseo a Marsilio Ficino, fino alla poetessa americana Hilda Doolittle, autrice della poesia La rosa più rossa si schiude.

Eccoci dunque di fronte al formidabile condensato dei nostri spesso contraddittori comportamenti e dei nostri inesauribili dubbi sul discorso amoroso: pene d’amore, slanci, impegno o fuga, palpiti, tradimenti e amori multipli… tutti temi scandagliati con intelligenza e umorismo. Una vera e propria guida negli affari di cuore.

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Non perderti gli altri fumetti di Liv Strömquist: Il frutto della conoscenza, I sentimenti del principe Carlo, I’m every womanDentro la sala degli specchi e Astrologia.

Liv Strömquist – © Maja Flink

Il mio cuore ride e saltella

Il mio cuore ride e saltella di Rose Lagercrantz ed Eva Eriksson, Il Castoro, 2020, ISBN 9788869666582.

La piccola Dani è tornata! 

Dani ha tante cose che la rendono felice: andare a trovare Frida, per esempio, e giocare con lei alle scimmie sull’albero; i criceti Fiocco e Neve; gli amici di scuola. Ma quando due compagne la riempiono di pizzichi e lei si difende, succede un bel guaio. Per fortuna c’è il papà, che sa sempre come prenderla. E poi, Dani lo sa: nella sua vita felice, le belle sorprese non mancano mai!

Finalista al premio Strega Ragazze e Ragazzi 2021, nella categoria 6+!

Al minuto 01:48 Il mio cuore ride e saltella
https://www.premiostrega.it/PSR/traduttori/#samanta-k-milton-knowles
Finale del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2021. Al minuto 32:45 e al minuto 38:00 si parla di “Il mio cuore ride e saltella”.

Non perderti il primo e il terzo libro di Dani: La mia vita felice e Quando sono stata super felice

età di lettura: dai 7 anni

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Trovi un’intervista alla scrittrice Rose Lagercrantz qui

Rose Lagercrantz – © Erik Sjöström

Luci nella notte

Luci nella notte di Lena Sjöberg, Camelozampa, 2020, ISBN 9788899842970.

È notte. È tutto buio. Ma lo è davvero?

Anche nell’oscurità, molte cose brillano e risplendono. Vieni con noi nel bosco scuro, giù nel mare nero come la pece e infine in una città notturna deserta, a scoprire quante luci ci sono!

La notte può sembrare buia, ma è illuminata da molte luci. Tantissime cose brillano nell’oscurità: stelle e luna, aurore boreali, ghiacci polari, occhi di animali, pesci nel mare, minerali fosforescenti e persino piccoli insetti e funghi.

Un picture book di straordinaria bellezza che parla di tutte le cose che illuminano il buio, un originale titolo di divulgazione per fare
luce su un mondo che spesso resta sommerso dall’oscurità.

“Pazzescamente interessante per tutte le età, e realizzato in modo meraviglioso”. (Dagens Nyheter)

Età di lettura: dagli 8 anni

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Di Lena Sjöberg ho tradotto anche Fatti assodati sulle uova, sempre per Camelozampa.

Lena Sjöberg – © Bruno Wegelius

Le catastrofi del giorno

Le catastrofi del giorno di Cilla Jackert, ill. Alessandro Baronciani, Camelozampa, 2020, ISBN 9788899842819.

Majken vede catastrofi ovunque: nel cibo, nell’aria, nelle persone.
Sul suo diario annota scrupolosamente notizie di tragedie lette sui giornali, tiene alla larga i germi quanto i potenziali amici.
Ma un cane grasso e una signora anziana e un po’ pazza possono far breccia anche nel pessimismo più granitico…

Una protagonista che incarna le preoccupazioni delle nuove generazioni verso le grandi minacce al pianeta, un invito a uscire dalla solitudine, amplificatore alle paure.

«Tu non hai paura delle catastrofi del futuro, ma di quelle del passato» aveva detto Maja.
Sembrava strano e stupido.
Come si faceva ad avere paura di qualcosa che era già successo?

Età di lettura: dai 10 anni

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Di Cilla Jackert ho anche tradotto, sempre per Camelozampa, Ci si vede all’Obse e A nessuno piace Jonna.

Cilla Jackert da Italiano, il ristorante che ha ispirato quello della mamma di Majken – © Samanta K. Milton Knowles
Cilla Jackert – © Jessica Segerberg
“Le catastrofi del giorno” – © Cristina Spallanzani

«Questo libro, come del resto anche “Ci si vede all’Obse”, è un piccolo capolavoro che i giovani lettori non possono perdere.

Non dà risposte e conserva la consapevolezza che non si può essere sempre felici.
Ma ci invita a guardare oltre, oltre la propria stanza, oltre la soglia di casa, oltre il quartiere, oltre le proprie scarpe, oltre il silenzio: la vita ci offre infinite possibilità, è necessario però uscire dai propri confini corporei ed emotivi.»

Così Cristina Spallanzani descrive Le catastrofi del giorno di Cilla Jackert. Per leggere la recensione completa cliccate qui.